“Si può fare” letto da Pietrangelo Buttafuoco

Pietrangelo Buttafuoco recensisce il libro di Fausto Carmelo Nigrelli su Il Foglio.

Si può fare. Riflessioni di un urbanista sindaco
di Pietrangelo Buttafuoco
I sindaci. Nessuno più vuole fare il mestiere di primo cittadino. E c’eravamo, quasi, scordati i sindaci di questa martoriata, devastata e depredata Italia. E non i sindaci professionisti, gli Orlando, i De Magistris e neppure i sindaci pentastellati che si presentano rivoluzionari e poi incappano, da dilettanti, nei giochetti della vecchia politica e chissà cos’altro ancora. Ce li ricorda adesso un agile libretto di uno che il sindaco lo ha fatto per cinque anni in una città bella e difficile, Fausto Carmelo Nigrelli che ha guidato Piazza Armerina – ventiduemila abitanti nel Libero consorzio comunale di Enna, in Sicilia – dal 2008 al 2013.
Ce n’eravamo scordati, appunto, distratti dal pessimo spettacolo che sul laido palcoscenico della politica offre la compagnia di giro del governatore e della sua corte sempre più decaduta e quella dei novanta furbastri seduti nelle nobili sedie del Parlamento più antico del mondo, in Sicilia giusto per dire.
C’eravamo dimenticati dei sindaci normali, quelli che dedicano cinque o dieci anni della loro vita alla loro comunità, quelli che stanno in trincea, mentre le retrovie dello stato e di mamma regione sono scappate con la cassa. C’eravamo scordati di questi sindaci – di destra e di sinistra – loro sì, davvero rivoluzionari nel credere di realizzare la normalità in questa terra di pazzi.
Un testo strutturato e ben argomentato questo del “Si può fare”. Non ha trovato spazio nell’editoria tradizionale e compare, a oltre un anno dalla scrittura, solo su una piattaforma online (giusto a segnare uno spartiacque col passato). Un testo in cui l’autore, che di mestiere fa il professore universitario di Urbanistica, applica i suoi strumenti analitici professionali per descrivere la bellezza e la durezza del fare il sindaco, ma esamina problemi generali, traccia prospettive, disegna strategie, individua un metodo di governo. E racconta dell’azione concreta contro la mafia e degli scontri con l’assai complicata cosca dell’antimafia, della resistenza al cambiamento della burocrazia, ma soprattutto di quella dei cittadini che alle mammelle di mamma regione o del comune sono ormai abituati a stare accucciati e non vogliono staccarsi nella speranza di una qualche goccia di residuo latte.  Ecco, ci sono tutti gli argomenti, svelati in agghiacciante semplicità, per mettere fine alla più loffia delle imposture: la regione. Peggio che mai autonoma.
SI PUO’ FARE. RIFLESSIONI DI UN URBANISTA SINDACO
Fausto C. Nigrelli
ilmiolibro.it, 180 pp., 11,50 euro

Fonte: Il Foglio

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