Rocchesante

Nonna raccontava che, nel cortile sul quale si affacciava la casa di una sua cugina quando entrambe erano piccole, si trovava anche la misera abitazione di una donna molto povera, detta la Spirda. Dalla casa della Spirda, una vedova assai indigente e assai ignorante che viveva da sola, cominciarono a provenire voci di ogni timbro e tonalità, ma soprattutto parole incomprensibili. Un giorno un professore si trovò ad attraversare il cortile per andare a far visita a sua madre, che abitava in cima a una scala che iniziava poco distante dall’unica apertura della casa della Spirda, una porticina piccola e irregolare, e distinse chiaramente che la signora Spirda stava parlando in greco antico. 

 

 

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