Centro estetica

di Monica Gentile

Buongiorno a lei, Stefania cara.
Si, ho fissato un appuntamento per le 16.00. Devo fare la pulizia del viso, la manicure e la pedicure. Oh ! ma è già il mio turno? Benissssimo. Ecco, lo dicevo poco fa, questo posto mi piace tanto perché non devo aspettare. Nel centro estetica in cui mi recavo precedentemente, invece, non rispettavano mai gli orari. Era davvero sgradevole. E poi voi siete così professionali, cordiali, disponibili. Cominciamo con la pedicure? Si, smalto perlato, grazie. Lo preferisco. E poi si abbina meglio.

Ma davvero trova che questo colore di capelli mi doni, Stefania? Meno male, temevo che il mogano fosse troppo acceso per la mia età. Oh! Grazie, Stefania, lei è molto gentile, ma le assicuro che gli anni ci sono e non sono pochi. Ah, prima che me ne dimentichi, cara, voglio prenotare un altro ciclo di massaggi Shiatzu. Gli ultimi che ho fatto sono stati mi-ra-co-lo-si. Mi hanno ricordato quelli che ho fatto quando io e mio marito siamo andati a Bali. Nel nostro albergo, adesso non ricordo se era un Radisson o un Four Season ne abbiamo girati tanti, c’era un centro benessere da sogno. Mi hanno fatto dei massaggi alle erbe me-ra-vi-glio-si. Mi sono sentita ringiovanita di dieci anni. A proposito, lo sa dove mi ha portato mio marito il mese scorso? In una beauty farm. Ah ! non si può descrivere. Entri che sei da rottamare e ti rifanno nuova. Lei è già partita quest’anno? Nooo? Allora gliela consiglio vivamente. Fan-ta-sti-ca. E poi non è costata molto, solo € 2.500 in totale. Bhe, noi ne abbiamo scelta una con servizi da 5 stelle, ma ce ne sono anche di meno care, basta informarsi. E’ un’esperienza da fare. Un must. Anche mio marito ne è rimasto entusiasta. No, l’idea è stata mia. All’inizio ho dovuto sudare per convincerlo. Poi gli ho detto: Alfredo sono stanca delle solite crociere e dei tour organizzati; non ne posso più di quelle vacanze in cui si cambia continuamente hotel, per non parlare delle coincidenze d’aereo troppo strette o del fuso orario. Alla fine s’è convinto. Quando siamo tornati, mi ha ringraziato. Dove mi metto per la manicure? Qui va bene? Si, uno strato di indurente sotto, ho le unghia fragili come ricotta.
Ha conosciuto Rosanna? Ah si, è vero. E’ venuta ieri per fare la lampada. Grazie, grazie, me lo dicono tutti che è molto carina. Ha preso da suo padre. Sapesse che bell’uomo era mio marito da giovane. Certo, adesso ha le rughe e un po’ di pancetta. E’ l’età, sa? Lui è così goloso, e poi, con tutte le occasioni mondane a cui deve partecipare. Cene sociali, convegni politici, riunioni di partito. E’ sempre così impegnato. Da quando è entrato in politica, poi…è venduto, mia cara Stefania. Venduto. Io glielo dico che non può continuare a fare questa vita alla sua età, continuamente in viaggio. Ma lui non mi da ascolto. Testardo e determinato, come sua figlia. Però sono fiera della mia Rosanna. Mi ha dato solo soddisfazioni. Pensi che si è laureata con 110 e lode. Grazie, grazie. Il suo relatore, che tra l’altro è un carissimo amico di mio marito, ci disse che era nata per fare l’avvocato. E infatti i risultati si sono visti. Pensi che è da due anni che lavora in società con un altro avvocato, un amico di famiglia. Ah! Uno studio avviato, sa? Uno dei migliori della città. Ha sentito del caso di quel medico che prendeva tangenti dai malati di cancro? Si, proprio quello, in televisione ne hanno parlato tanto. Ecco, lo studio di mia figlia ne ha assunto la difesa. Volevano mandare un uomo in galera perché faceva favoritismi. Ma è assurdo, lui faceva passare avanti le persone che erano in fin di vita. E loro dicevano che prendeva mazzette. Inconcepibile. No, alla fine il chirurgo è stato scagionato. Ha ragione, Stefania, viviamo in una società corrotta; siamo in pochi a poter camminare a testa alta. Ah, meglio poveri e onesti ! Lo dico sempre io, alle mie figlie. Come? Non sapeva che avevo un’altra figlia? Si, Fabiola. E’ la più grande. Fa l’ingegnere. Come mio marito. Si, devo proprio ringraziare Dio. Due figlie, due gioielli. No, non ho nipoti. Nessuna delle due è sposata, ma Fabiola si sposa presto. Si, a giugno, il 23. Grazie, grazie. Vedesse che bella coppia. Così affiatata. Mio genero lavora come chirurgo in una clinica privata. Suo padre è uno stimato antiquario di Catania. Sono di origini aristocratiche, adesso non ricordo se il suo bisnonno fosse conte o barone. Si, i preparativi sono a buon punto. Il banchetto di nozze si terrà ad Agrigento, al “Castello dei Saraceni”. E’ di proprietà dei miei consuoceri. Il padre di mio genero l’ha fatto ristrutturare e l’ha trasformato in un ristorante di lusso. Vengono da tutte le parti della Sicilia per sposarsi lì. Tutta gente altolocata, sa? Figli di imprenditori, onorevoli, giudici. E poi c’è una terrazza spettacolare che domina l’intera Valle dei Templi. Un vero gioiello, Stefania cara. Una perla. Si, il vestito da sposa lo abbiamo già acquistato. Fabiola se l’è fatto fare su misura da uno stilista della scuola di Versace. E’ bellissimo, dovrebbe vedere come le sta addosso. Un incanto. D’altronde ha un fisico invidiabile, mia figlia.
Abbiamo già finito? Il tempo m’è volato. Era proprio necessario questo scrub al viso. Mi sento rinata. Volevo un consiglio, Stefania. Un buon latte detergente. Mi fido di lei. Vediamo questo… dice tripla azione: idratante, emolliente e rivitalizzante, a base di natural extract AP e di olio di palma idrogenato. Sembra fantastico. Lo prendo. Ah! Già che ci siamo, vorrei cambiare antirughe. Questo? Davvero è uno dei migliori? Si, conosco la marca, ho visto la pubblicità in televisione. Ma è proprio come dicono? Riduce le rughe del 25%? Prodigioso !! Prendo anche questo, allora. Bene, io vado. Grazie mille. Ah ! prima che me ne dimentichi, cara, prendiamo appuntamento per il massaggio Shiatzu? Vediamo, mi faccia controllare l’agenda. No. Lunedì non mi è possibile. Ho un vernissage alla Galleria De Lorenzi. Martedì abbiamo una cena a casa del Notaio Caruso, mercoledì ho teatro, giovedì mi sono ritagliata un po’ di tempo per andare a fare compere con mia figlia. Temo che prima di venerdì non mi possa liberare. Facciamo venerdì mattina. La sera ho un’altra cena e nel pomeriggio devo andare dal parrucchiere. Alle 11.00. Benissimo. Mi chiama un taxi per favore?
…Il mio taxi è arrivato? Grazie tante, arrivederci. Cosa ha detto, scusi? Non ho pagato? Oddio ! Che sbadata. E’ vero. L’avevo dimenticato, ma come ho potuto…. Mi perdoni. Sa? La fretta, ho un appuntamento e se non mi sbrigo rischio di far tardi… come scusi? Una confezione di crema antirughe e una di crema idratante? … no, le ho lasciate in sala massaggi… Nella mia borsa? Oh! Ma guarda. Aveva ragione lei. Le avevo prese e non me ne ricordavo. Che sbadata, ma dove avrò la testa oggi? Mi perdoni nuovamente, Stefania. Sono desolata. Ci vediamo la prossima settimana… Grazie per il taxi. Arrivederci.

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