Amarcord: (che in vernacolo piazzese si dice iè m’ rgord)

di Giovanni Monasteri Questo poemetto, come quasi tutto ciò che ho scritto, non è recente. Diciamo che quando lo scrissi ero molto giovane (adesso sono soltanto giovane, avendo passato i cinquanta). Mi raccomando, perciò, alla clemenza dei coraggiosi che volessero leggerlo nonostante la sua lunghezza. Suggerisco, inoltre, di considerarlo un… Continue reading

Con l’insistenza di un richiamo

“Il centro commerciale scintillante e caldo, confortevole come un utero nuovo di zecca, lo accolse amnioticamente. I corridoi stracolmi di mercanzie colorate gli cantarono l’inno alla vita spensierata e bulimica del terzo millennio, mentre commessi e commesse abbigliati da caramelle sdrucciolavano sui pattini come salmoni ballerini. Megaschermi dappertutto rimandavano videoclip… Continue reading