Chi fa paroledisicilia.it
Paroledisicilia.it è fatto da Mauro Mirci
Oltre alle cose apparse in rete (anche su questo sito), e in alcune antologie, Mauro Mirci ha pubblicato anche alcuni libri che, a suo giudizio, non son venuti tanto male. In ogni modo egli fa appello all'indulgenza del lettore.
"Un figlio ripercorre le tappe della sua vita e del rapporto con la famiglia. Un padre morto cinquantenne, una madre che pretende attenzioni esclusive, invadente e amorevole allo stesso tempo, una teoria di zie e zii che compongono un universo familiare stravagante, ma anche opprimente, intenso e struggente. Le parole del figlio, pagina dopo pagina, dettano un diario disordinato, un racconto introspettivo e profondo, fatto di riflessioni e piccole avventure. Sullo sfondo, un male che erode, inarrestabile, ricordi e identità della madre. C’erano sei re è un romanzo che sa essere ironico e divertente, ma anche scuotere nel profondo la sensibilità del lettore."
Destini, racconti fantastici e spaventosi disastri. Otto racconti in ambiguo equilibrio sul confine tra mainstream e fantastico e che rielaborano, in maniera perfidamente credibile, un immaginario anche troppo vicino alla realtà
Quale direzione avrebbero potuto prendere gli eventi se, nel 2011, lo spread non avesse affondato il governo del Presidente?
Un romanzo ironico e disincantato sul marcio e il malaffare dei cosiddetti “colletti bianchi”
Sette racconti
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Foto di Antonio Russello in casa Cervi
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Storie brevi che scorrono lievi e meravigliano
Se fosse belga di lingua francese, puttaniere e giramondo, sarebbe Simenon. C’è quella stessa scrittura apparentemente lieve e disinteressata, scevra da compiacimenti, lo stesso occhio sulla vita e sulle persone, le loro storie minime, personali, intime che divengono grandi storie, assumono il respiro grande della narrazione, catturano il lettore e… Continue reading
Tra non molto
L’IMPAVIDA EROINA ECCETERA (continuazione) — Lei è una privilegiata — disse l’uomo. Sorseggiò il caffè. — E anch’io. — Me lo hanno regalato — disse lei. Lui la fissò incuriosito. — Lavoro nella casa di un colonnello di artiglieria. Conti, non so se lo conosce. — Conti? No, non lo… Continue reading