Io a Rocchesante ci sono stato

Io a Rocchesante ci sono stato. C’era una grande fontana con una ventina di cannoli che sputavano acqua.

Credo.

O forse no, non fu quella la volta che andai a Rocchesante. A Rocchesante la fonte dei venti cannoli non c’è. C’è, ecco adesso mi ricordo meglio, un monumento equestre a Garibaldi, oppure a un Savoia (con questi personaggi antichi non mi raccapezzo mai) che punta verso il cielo la mano armata di sciabola. Solo che la sciabola deve essersi rotta e la statua equestre punta in alto il pugno chiuso, e pare che lanci maledizioni verso le nuvole.

Ma sì, era una statua così, mi pare. O, forse, era una statua di Mazzini. No, non equestre. Questo lo so anche io.

E, oddio, mi pare che la statua fosse proprio lì, o a poco chilometri da lì. O a Burgio, o Bivona, o Caltabellotta. A Santo Stefano Quisquina no, questo lo ricordo bene.

E, insomma, ci sono arrivato d’estate, sarà stato una trentina d’anni fa: dovevo incontrare una tizia che abitava proprio lì. Aveva occhi grandissimi e luminosi e sorrideva come una festa della patrona. C’era una strada lunga lunga, tutta curve a mezzacosta, e a destra rocce grigie e luccicanti, a sinistra campi gialli di stoppie. Ed era strano, perché la ragazza compiva gli anni a ottobre, e io andavo a trovarla per festeggiare insieme il suo compleanno, e pensavo: ma vedi tu, come fanno le stoppie a essere ancora lì, che siamo a ottobre e un poco di verde si dovrebbe vedere. 

Oddio, è logico: era proprio ottobre e mi confondo, e le stoppie le ho viste andando a Carrapipi. E poi, la ragazza non era di Rocchesante. Mi ricordo che mi diceva: sapessi com’è particolare il mio paese, tutto isolato in mezzo ai campi riarsi e circondato di moltitudini d’ovini a perdita d’occhio. E io pensavo: ma guarda com’è colta, usa le parole moltitudini d’ovini quando un’altra (e anche io) avrebbe detto greggi, o mandrie, o pecore e basta. E pensavo: devono leggere molto qui a… Cavolo! Ho pensato: a Licata! Era di Licata, la ragazza, non di Rocchesante.

E allora quando è stato che sono andato a Rocchesante?

Le pecore (le moltitudini d’ovini) c’erano, sono sicuro. E, boh, andarci ci sono andato?

Ma ci tornerò, eh? E vi terrò aggiornati.

E se non ci tornerò, ci andrò e vi dirò com’è.

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